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Asfalto, strade bianche e off-road: la Orbea Terra accontenta un pò tutti Asfalto, strade bianche e off-road: la Orbea Terra accontenta un pò tutti
Giuseppe Battaglia Scritto da  Giu 03, 2018

Asfalto, strade bianche e off-road: la Orbea Terra accontenta un pò tutti

C’è chi le inserisce in un segmento specifico chiamato gravel, chi le identifica come all-terrain e chi invece, come Orbea, le presenta nel segmento strada, facendo ormai intendere che questo particolare tipo di bici entra a tutti gli effetti in questa tipologia

Come avrete sicuramente capito stiamo parlando di quella tipologia di biciclette, ormai sempre più massicciamente presenti sulle strade italiane, che pur partendo da una base di geometrie stradistiche, strizzano l’occhio alle strade sterrate, ai sentieri e, perché no, anche a facili escursioni in fuoristrada.

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Quelle che stanno alla base delle cosiddette “gravel”, sono delle caratteristiche comuni praticamente a tutti i modelli: freni a disco, passaggi ruota (sia anteriori che posteriori) abbondanti e geometrie più rilassate rispetto alle “sorelle” da corsa. All’interno poi si sono create, nel tempo, diverse sfaccettature e declinazioni dello stesso concetto di fondo, passando dai modelli più stradistici e particolarmente “corsaioli” a quelli più vocati magari verso l’off-road più pronunciato, includendo in alcuni casi sia soluzioni ammortizzanti anteriori che, ultimamente, anche posteriori.

Abbiamo ricevuto la Orbea Terra M20-D alcuni mesi fa e, grazie anche alla disponibilità della casa spagnola, siamo riusciti a tenerla in test per un paio di mesi, percorrendo qualche migliaio di chilometri, sia strada ma soprattutto su strade bianche o in off-road.

La Terra è disponibile, per il mercato europeo, in 5 allestimenti, ognuno dei quali declinato in diverse colorazioni, sia lucide che opache e tutte con in comune lo stesso frameset full carbon con passaggio cavi totalmente interno, alloggiamento per freni di tipo Flat Mount, movimento centrale PF30 Pressfit, perni passanti da 142x12mm al posteriore e 100x12mm all’anteriore e gli stessi 5 range di taglie, dalla XS alla XL.

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Di seguito le specifiche tecniche e i prezzi al pubblico di ognuno dei 5 modelli:

  • M20i-D equipaggiata con gruppo idraulico Shimano Ultegra elettronico Di2, guarnitura FSA SL-K 30x46t, cassetta a 11 velocità 11-32, ruote Fulcrum Racing 5 Db ad un prezzo di 4699 euro;
  • M21-D equipaggiata con gruppo idraulico SRAM Force 1x, guarnitura singola 40t, cassetta a 11 velocità 11-36, ruote Fulcrum Racing 5 Db ad un prezzo di 3599 euro;
  • M20-D equipaggiata con gruppo idraulico Shimano Ultegra, guarnitura FSA Gossamer PRO Adventure 32x48t, cassetta a 11 velocità 11-32, ruote Mavic Aksium Disc Clincher ad un prezzo di 3199 euro;
  • M31-D equipaggiata con gruppo idraulico SRAM Rival 1x, guarnitura singola 40t, cassetta a 11 velocità 11-36, ruote Fulcrum Racing Sport Db ad un prezzo di 2799 euro;
  • M30-D equipaggiata con gruppo idraulico Shimano 105, guarnitura FSA Gossamer PRO Adventure 32x48t, cassetta a 11 velocità 11-32, ruote Mavic Aksium Disc Clincher ad un prezzo di 2799 euro.

La bicicletta ricevuta da noi in prova è una M20-D, modello intermedio della gamma, equipaggiata però con ruote Dt Swiss P 1800 Spline in alluminio e gomme Kenda Flintridge Sport 700x40, per il resto con i componenti elencati nell’elenco in alto. La bicicletta completa, in questa configurazione, ha registrato un peso di quasi 9,4 Kg.

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Sterrati, off-road ma anche tanto asfalto, magari equipaggiando la bici con gomme da strada dal battistrada abbondante: la Terra si è dimostrata un modello molto performante ed è stata capace di regalarci sensazioni sempre piacevoli.

Come dicevamo in apertura di articolo, vista la moltitudine di modelli e soprattutto le differenze fra uno e l’altro, le gravel sono oggi suddivise, anche per una classificazione più semplice in diverse categorie. La Terra riesce però a coniugare al suo interno diverse anime: cattiva, veloce, ma al tempo stesso comoda su strada, reattiva e affidabile su sterrato; potremmo sicuramente consigliarla a chi cerca un'unica bicicletta per fare un po’ di tutto, compreso bikepacking e commuting casa/ufficio, anche grazie alla predisposizione per il montaggio di portapacchi e parafanghi.

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I tecnici di casa Orbea sono riusciti, con questo modello, a costruire un telaio in carbonio comodo, a tutto vantaggio di una riduzione dell'affaticamento muscolare: tubo dello sterzo, tubo obliquo e foderi sono sagomati per resistere alla torsione e trasmettere inoltre tutta la potenza alla ruota posteriore; la forcella ha profilo arrotondato e foderi più lunghi, per offrire la migliore combinazione di elasticità, larghezza del passaggio gomme (fino a 40mm con 5mm di spazio su ciascun lato) e rigidità torsionale. I lunghi foderi posteriori, da 430mm, migliorano invece l’assorbimento delle vibrazioni e favoriscono la guidabilità sullo sconnesso.

Oltre a poter scefliere fra le colorazioni disponibili per i modelli standard sopra elencati, la Terra fa parte del progetto MyO, grazie al quale è possibile rendere praticamente unica la propria bicicletta, scegliendo colori e componenti preferiti e aggiungendo anche il proprio nome sul tubo orizzontale, il tutto senza alcun supplemento rispetto al prezzo di listino, ricevendo la propria e unica bicicletta, solamente quattro settimane dopo l'ordine.

Per concludere ricordiamo che la Terra viene offerta con garanzia a vita da parte di Orbea, un motivo in più per farci un pensierino.

orbea m20d panel

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Bicimagazine non ha ricevuto alcun compenso per questo articolo. Il suo contenuto è quindi assolutamente onesto ed imparziale

Giuseppe Battaglia

Ideatore, creatore e maggiore contributor del sito. Spesso le sue idee sono talmente confuse che riescono anche ad avere un senso...

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