Mobilità: cresce l’Italia a due ruote ma con pochi investimenti in sicurezza Mobilità: cresce l’Italia a due ruote ma con pochi investimenti in sicurezza
Andrea Lorusso Scritto da  Gen 28, 2019

Mobilità: cresce l’Italia a due ruote ma con pochi investimenti in sicurezza

Promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori) e Legambiente, l’indagine dell’Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le due ruote fornisce ogni anno la più completa e aggiornata fotografia delle politiche dedicate a ciclisti e motociclisti dai Comuni italiani capoluogo di provincia.

Tra luci ed ombre, le due ruote a pedali scalano gradualmente l’agenda politica delle amministrazioni locali. Salgono infatti la disponibilità media di infrastrutture ciclabili (+9% dal 2015), la percentuale di città dove è consentito trasportare le bici sui mezzi pubblici (+14%), i Comuni dotati di bike sharing (+6,1%) e l’utilizzo diffuso di vernici non sdrucciolevoli per la segnaletica stradale (+3,4%).

Ma il lavoro da fare è ancora molto e altrettanti sono i dati invariati negli ultimi tre anni o addirittura in calo, soprattutto negli investimenti per la sicurezza.

È questa la fotografia dell’Italia a due ruote immortalata dal terzo rapporto Focus2R presentato oggi a Milano. Dai contesti urbani emerge con forza la necessità di trovare soluzioni organiche per favorire il decongestionamento del traffico veicolare, sviluppare l’intermodalità e l’integrazione, aumentare la sicurezza stradale, ridurre i tempi di parcheggio e percorrenza e, soprattutto, migliorare la qualità dell’aria, ha affermato il Presidente di Confindustria ANCMA, Andrea Dell’Orto.

In questo scenario molto complesso le due ruote, siano esse a pedale, elettriche o tradizionali, appaiono oggi come una risposta naturale ai nuovi bisogni.

Le zone d’ombra riportate dall’indagine riguardano in generale il miglioramento della sicurezza. Scende infatti la percentuale dei Comuni che dichiara di avere inserito almeno una misura in questa direzione per le biciclette nei Piani Urbano della Mobilità (-13,3%) e rimangono ancora poche le città che offrono incentivi economici per l’acquisto di bici tradizionali (9%) e a pedalata assistita (14%), con un Centro-Nord molto più sensibile e dinamico rispetto alle città del Sud. Nel bike sharing sale il numero di biciclette per ogni città: escludendo Milano, dove sono presenti 16.600 biciclette e 257.000 abbonati, in media sono disponibili 156 bici per Comune, distribuite in 16 stazioni con 2039 abbonati.

IL MERCATO DELLE DUE RUOTE IN ITALIA

Il mercato delle biciclette, nonostante un leggero calo delle bici tradizionali (che passano da 1.556.000 nel 2016 a 1.540.000 nel 2017) si mantiene stabile, anche grazie alla crescita del segmento elettrico. Nel 2017 le e-bike vendute sono state 148.000, il 19% in più rispetto al 2016 (anno in cui le vendite avevano registrato un +120%).

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Andrea Lorusso

Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi. Questo il suo motto preferito. Appassionato di Granfondo e Randonné

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