Dopo otto mesi di lavoro, nella giornata di martedì 22 luglio, è stato ratificato l'articolo che segna l'accesso di scooter e motocicli 125cc su tangenziali ed autostrade, se i mezzi sono guidati da conducenti maggiorenni. Inoltre, è stato riconosciuto lo status di utenti vulnerabili anche per ciclisti e centauri. Approvato anche il reato di omicidio stradale.
Nel testo della legge è prevista l'introduzione di disposizioni per migliorare la sicurezza della circolazione di biciclette, ciclomotori e motoveicoli, anche limitando la presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail.
Un articolo fa riferimento alla creazione di un sistema di marchiatura volontario del telaio della bici, volto a favorirne il riconoscimento e l'eventuale ritrovamento in caso di furto.
Introdotto il principio che le corsie riservate ai mezzi pubblici potranno in futuro essere percorse anche da biciclette e motocicli: una misura che accresce la sicurezza dei conducenti e, al contempo, allinea l'Italia al resto dell'Europa per quanto riguarda la tutela e il rispetto della mobilità a due ruote.
Come riporta il Corriere della Sera, le novità contenute nel testo della legge sono state accolte con soddisfazione dall'Ancma, l'Associazione nazionale ciclo motociclo accessori che riunisce le maggiori aziende italiane costruttrici di veicoli a due e tre ruote ed è associata a Confindustria:
"L'accesso alle corsie preferenziali anche per le bici e i motocicli accresce la sicurezza degli utenti delle due ruote separandoli dal traffico ordinario. É stata mutuata dall'esperienza di altre città europee, come Londra".
Esulta anche di Giulietta Pagliaccio, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta, che al Corriere della Sera dichiara:
"É una gran bella notizia perché fa capire che c'è una diversa attenzione al tema della mobilità sostenibile con norme, tra l'altro, a costo praticamente zero per lo Stato".
FONTE: HUFFINGTON POST