Andrea Lorusso Scritto da  Lug 26, 2014

Nibali, Tour da re: verso il sesto con la Tripla Corona

Ormai manca poco per ammirarlo trionfare di giallo vestito e per vederlo completare quella che nel ciclismo moderno viene definita “Tripla Corona” e che è riuscita solamente ad altri cinque ciclisti nella storia. Domando Alpi e Pirenei, lo “Squalo” di Messina, può infatti completare il trittico Giro-Vuelta-Tour, la prestigiosissima vittoria in ognuno dei tre Grandi giri. Una vera impresa sportiva.

Merckx inarrivabile, Gimondi unico italiano – Nibali si aggiungerà, dunque, a Jacques Anquetil, primo a riuscirci nel 1963, a Felice Gimondi, unico altro italiano, al “cannibale” Eddy Merckx, a Bernard Hinault e ad Alberto Contador, che ha completato l’impresa nel 2008. Nomi importanti, che hanno costruito negli anni la leggenda del ciclismo. Mercks, che di Grandi Giri ne ha vinti ben 11 resta inarrivabile, mentre per il nostro ciclista dell’Astana, che compirà 30 anni a novembre, possono entrare nel mirino i cinque grandi titoli di Gimondi e Contador. Lo spagnolo è colui che ha impiegato minor tempo per mettere in bacheca il trittico: un anno e due mesi tra il Tour 2007 e la Vuelta 2008. Nibali sarà invece il più “vecchio” a riuscirci, a 29 anni e 8 mesi, quattro mesi in più di Anquetil.

Negli ultimi 4 anni sempre competitivo, meglio di Pantani – Vincenzo, che ha ormai raggiunto la maturità ideale per affrontare i Grandi Giri da leader, può essere paragonato alle icone del ciclismo italiano. Più completo dei miti Coppi e Bartali, invincibili nei Giri e nei Tour, ma snob nei confronti della Vuelta. Meglio dell’indimenticato Marco Pantani, che può vantare “soltanto” la mitica doppietta del 1998 Giro-Tour. In realtà la crescita di Nibali è stata esponenziale: dal trionfo alla Vuelta nel 2010 ha preparato questo successo, l’ha costruito con piazzamenti ed exploit, sempre più continui. Quando ha partecipato a un Grande Giro, esclusa la Vuelta 2011, è sempre salito sul podio. Conferma che con onestà, impegno e qualità si possono ottenere risultati magnifici. Giusto che ora si goda il giallo e la meritata affermazione. Passo dopo passo, senza scandali legati al conclamato doping, ha riacceso la passione nei tifosi italiani. E già questo deve essere motivo di vanto e di orgoglio.

FONTE: Wired Magazine

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Andrea Lorusso

Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi. Questo il suo motto preferito. Appassionato di Granfondo e Randonné

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