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Andrea Lorusso Scritto da  Mar 18, 2016

MODULAR Pump Track all'inaugurazione del nuovo Sportler di Treviso

Questa pista modulare ha già ottenuto numerosi premi, come l’ISPO Gold Award 2016/17, l’ISPO Brandnew Award 2016 e l’Eurobike Gold Award 2016. Per pump track si intende un percorso che, dopo un breve tratto iniziale, prevede un numero predefinito di giri da completare senza l’uso dei pedali, cimentandosi tra curve, salite, discese e dossi progettati a tavolino. Come suggerisce la parola inglese “pumping”, “spingendo” e “tirando” la bicicletta, si genera e si mantiene la spinta necessaria per raggiungere l’obiettivo.

La lunghezza dei giri è calibrata sulla superficie disponibile. Il terreno deve avere la giusta pendenza per permettere la percorrenza di più giri in successione senza pedalare. Il materiale di composizione dei pump truck è vario: per la versione fai-da-te sono generalmente impiegate terra e argilla, mentre i percorsi modulari si utilizzano altri componenti. A seconda delle caratteristiche del fondo, il tracciato può essere affrontato anche con pattini in linea, skateboard, monopattini o con qualsiasi altro dispositivo dotato di ruote.

SPORTLER ha optato per un percorso modulare per i vantaggi che offre: in primo luogo, i moduli, cioè i diversi elementi, sono ideati e testati da progettisti professionisti, particolari che garantiscono una superficie livellata e regolare e un maggiore margine di sicurezza rispetto alla versione fai-da-te. Dall’altra parte, sono molto più stabili di terra e argilla, sono immuni all’azione del vento e delle intemperie ed evitano ad atleti e spettatori di essere avvolti da nuvole di polvere e sporcizia al passaggio dei concorrenti.

Fondamentalmente, questa variante è adatta anche agli ambienti indoor particolarmente estesi, senza utilizzare eccessive quantità di materiali. Non solo chi ama la bicicletta può divertirsi con il pump track, può sperimentarlo anche chi adora muoversi sui pattini, sui roller o sullo skateboard. Arrivare al traguardo senza usare i pedali è una sfida per grandi e piccini, principianti e professionisti.

Per i bambini è comunque consigliabile, almeno per le prime volte, la presenza di un adulto; ai principianti raccomandiamo invece di completare alcuni giri di prova all’inizio per prendere dimestichezza con il circuito e testarne le difficoltà. Divertimento e allenamento vanno di pari passo: migliori mobilità, coordinazione e forza in tutta spensieratezza.

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Andrea Lorusso

Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi. Questo il suo motto preferito. Appassionato di Granfondo e Randonné

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