Non è sicuramente una grossa azienda e questo lo vediamo dal suo catalogo composto solamente da due categorie di prodotto: ruote (a disco o tradizionali) e accessori.
Quello che caratterizza però BikeBeat, marchio tedesco affacciatosi da pochissimo nel mondo dei componenti da bicicletta, è la scelta di fare tutto “in casa”, dalla progettazione alla vendita, passando da prototipazione e realizzazione del prodotto finito.
Marchio di fabbrica di BikeBeat è la fibra di carbonio che, grazie ad un processo particolarmente innovativo ed efficiente, ma anche molto complesso e costoso, sviluppato da Airbus, riesce ad essere lavorata per garantire un altissimo livello di resistenza e rigidità tenendo molto basso il peso del prodotto finale.
L’intero processo costruttivo è naturalmente “Made in Germany” e seguito passo passo dai tecnici BikeBeat. La particolarità della lavorazione, con le trecce di carbonio a vista, viene inoltre enfatizzata dalla totale assenza di verniciatura finale.
Disponibili sia in versione tradizionale che disco, le ruote, acquistabili direttamente sullo shop online dell’azienda hanno prezzi che variano dai 1199 euro delle Überflieger Lite con profilo da 45mm, mozzi DT Swiss 350, freni tradizionali e un peso di circa 1450 grammi per la coppia, ai 1629 euro delle Überflieger Disc, sempre con profilo da 45 mm ma dotate di mozzi DT Swiss 240S straightpull e un peso di circa 1420 grammi per la coppia.
Le ruote ricevute in prova, sono delle Überflieger PRO Disc da 45mm, equipaggiate con mozzi Tune King Kong a perni passanti ed un peso registrato di 1405 grammi, proposte al momento ad un prezzo di 1429 euro con uno sconto di ben 400 euro sul prezzo di listino di 1829 euro.
Sviluppate pensando a diverse discipline, dalla strada al gravel, le Überflieger PRO Disc sono raccomandate per un peso finale di utilizzo inferiore a 110 chilogrammi e presentano un profilo esterno da 26,5mm ed interno da 17,7mm, utilizzabili quindi tranquillamente con pneumatici anche piuttosto larghi.
BikeBeat ne consiglia l’uso con copertoncini da 23, alla pressione massima di 9 bar o di 25 ad 8 bar ma nel nostro caso abbiamo ad esempio utilizzato delle super performanti Pirelli Cinturato da 28mm alla pressione massima indicata dal marchio italiano di 7 bar.
Bilancio molto positivo dopo circa un mese di utilizzo: prestazioni veramente ai massimi livelli garantite dalla loro rigidità cui si aggiunge anche l’estrema precisione e velocità nel seguire le traiettorie.
Da non sottovalutare anche il prezzo, al momento assai vantaggioso, per un prodotto di altissima gamma e dalle caratteristiche top.
Se dovessimo premiare qualcosa lo faremmo sicuramente per l’impegno che l’azienda tedesca mette nel creare delle ruote veramente di alto livello, non solo qualitativo ma anche tecnologico.
Bicimagazine non ha ricevuto alcun compenso per questo articolo. Il suo contenuto è quindi assolutamente onesto ed imparziale