Giuseppe Battaglia Scritto da  Set 17, 2014

Perché la bicicletta a pedalata assistita è il mezzo del futuro

Tanto che l’assistenza alle gambe dura solo fino al raggiungimento di 25 chilometri orari, velocità oltre la quale si presume che si stia pedalando in pianura o in discesa. La differenza rispetto a una bici tradizionale, quindi, è l’aiuto che il motore dà al ciclista quando deve affrontare tragitti più lunghi o tratti in salita.

Se già quella tradizionale è tornata di moda perché la sensibilità delle persone verso l’ambiente è in crescita come è in aumento l’attenzione verso il portafogli, la bici a pedalata assistita potrebbe diventare il mezzo del futuro. Un mercato in crescita.

A sostenerlo sono il 72 per cento dei rivenditori che hanno risposto positivamente a un sondaggio di Gfk Eurisko sulla possibilità di crescita del mercato di questo tipo di biciclette in Italia. Per far fronte a un aumento della domanda, anche l’offerta sta facendo “pedalate” da gigante.

Oggi si possono acquistare bipa dal telaio classico, ma anche pieghevole o che ricorda le scatto fisso. Oltre ad andare incontro alle rinnovate esigenze sociali e ambientali, la bipa dà la possibilità alle persone di porre attenzione anche verso l’aspetto estetico perché il grado di attività fisica è modulabile a seconda della destinazione.

Quanti di voi hanno spesso rinunciato alla bicicletta per andare al lavoro solo per paura di arrivare sudati o stanchi a un appuntamento importante? I vantaggi: ambiente, salute, tempo e portafoglio. Sono questi i principali vantaggi di una bicicletta a pedalata assistita. Non produce CO2, il maggior responsabile del riscaldamento globale, aiutando anche le grandi città a risolvere il problema dell’inquinamento da polveri sottili. Garantisce il benessere e la salute sia della persona attraverso l’attività fisica che della comunità perché rende le città più vivibili. Il tempo di percorrenza di un tragitto compreso tra 4 e 6 chilometri è inferiore a quello di un’automobile coinvolta nel traffico, che contribuisce pefino a ridurre.

E poi si risparmia: non c’è nessun serbatoio da riempire se non il proprio stomaco con un carburante naturale come può essere un gustoso frutto di stagione. Per tutti questi motivi la bicicletta a pedalata assistita è un mezzo che rientra nel concetto e nei piani di Mobility Revolution, il progetto lanciato da LifeGate per informare le persone e aiutarle a orientare le loro scelte in favore di comportamenti per una mobilità sostenibile.

Per chi volesse approfondire le conoscenze sul mondo delle biciclette a pedalata assistita dal 30 maggio al primo giugno si tiene a Lecco il festival BikeUP con esposizioni dei modelli, workshop e conferenze su bike sharing, ciclismo elettrico, cicloturismo, retrofitting, cioè trasformare la propria bici tradizionale in una a pedalata assistita.

VIA | LIFEGATE

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Giuseppe Battaglia

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