Portabici da auto: piccola guida alla scelta Portabici da auto: piccola guida alla scelta
Giuseppe Battaglia Scritto da  Lug 01, 2020

Portabici da auto: piccola guida alla scelta In evidenza

Secondo un'indagine realizzata da automobile.it, sito di annunci di auto nuove e usate, l'estate in corso sarà caratterizzata soprattutto dal turismo di prossimità verso mete vicine a casa raggiungibili per lo più con un viaggio in macchina.

 

Cresce soprattutto la voglia di un nuovo modo di scoprire località possibilmente non troppo affollate come ad esempio i borghi più belli d'Italia tra mare, montagne e colline e quale modalità migliore se non attraverso la bicicletta?

Come dimostra il Rapporto Isnart-Legambiente, nel 2019 oltre 20 milioni di appassionati in Italia hanno viaggiato in bicicletta e i numeri sono destinati a crescere questa estate.

Ma quando ci si sposta e si desidera portare con sé la propria bicicletta occorre farlo in modo sicuro per la propria incolumità e per quella degli altri, salvaguardando anche l’automobile stessa da eventuali colpi o involontari danni. A tal proposito viene in aiuto il portabici per auto, un optional fondamentale progettato per assolvere a queste necessità.

In commercio ne esistono di diversi modelli a seconda del mezzo con cui si vuole trasportarli, a dove si desidera agganciarli e in rapporto a quanto si vuole spendere.

Portabici posteriore

Si distinguono in due tipi: quelli che si posizionano sul gancio traino, facilmente montabili e smontabili, che consentono di trasportare da 2 a 4 biciclette in modo sicuro sulla parte posteriore della macchina o della monovolume. Il portellone, se è presente, solitamente si apre lo stesso: la visuale del conducente rimane buona in quanto le biciclette sono posizionate a livello dell’asse dell’auto e quelli che si fissano direttamente sullo sportello del bagagliaio, grazie ad alcuni ganci che si infilano nelle fessure dello sportello chiuso; possono trasportare fino a 3 biciclette che arrivano al livello del lunotto posteriore. Le cinghie fornite in dotazione ne assicurano un’ulteriore stabilità.

Portabici da tetto

E’ uno dei modi più economici e convenienti per portare con sé la propria bici che non crea impedimento per la visibilità del guidatore nonostante non sia tra quelli più pratici. Nel caso in cui ci sia una persona sola a doversene occupare può essere molto faticoso e nel caricare le bici in alto bisogna stare davvero molto attenti a non graffiare l’auto. Si tratta infatti di traversine montate sul tettuccio dell’auto, solitamente in alluminio, a cui le biciclette si agganciano o sul telaio oppure sulla forcella a seconda della tipologia di questo accessorio. Anche in questo caso delle cinghie ben assicurate ne garantiscono una stabilità aggiuntiva e va considerato solitamente un peso non superiore ai 50kg che corrisponde più o meno a tre biciclette normali/due elettriche. Bisogna inoltre tenere conto dell'aumento di altezza del veicolo, specialmente quando si passa sotto un ponte o all'interno di uno spazio stretto.

Portabici universale

Questa tipologia è idonea a tutti i modelli di bicicletta e si possono montare sulla maggior parte delle auto sia sul tettuccio sia sulla parte posteriore; possono trasportare da 1 a 3 biciclette, alcuni sono già assemblati e altri si devono montare. Occorre naturalmente controllare bene sia il modello dell’auto per la quale sono adatti sia, per una maggiore sicurezza, il diametro del tubo del telaio se si desidera montare la bicicletta sul tettuccio.

Ma a proposito di portabici e di carichi esterni all'autovetura, cosa dice il codice della strada?

Secondo quest'ultimo è permesso il trasporto di biciclette solo presentando attenzione a determinati aspetti che garantiscono la sicurezza: il portabici non deve compromettere la visibilità del guidatore o oscurare luci e targa, pena 85 euro di multa e decurtazione di 3 punti dalla patente. Allo stesso modo per non incorrere in sanzioni va preservato l'equilibrio dei veicolo. In particolare bisogna prestare attenzione alle sporgenze: quella longitudinale va segnalata attraverso pannelli retroriflettenti, quella laterale non può superare i 30 centimetri dalle luci di posizione, quella davanti non può superare la sagoma dell'auto, quella posteriore non può andare oltre i tre decimi della lunghezza del veicolo.

Giuseppe Battaglia

Ideatore, creatore e maggiore contributor del sito. Spesso le sue idee sono talmente confuse che riescono anche ad avere un senso...

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