L'arrivo della Gf Noberasco 108 L'arrivo della Gf Noberasco 108
Graziano Melis Scritto da  Set 22, 2016

Giornata di fine estate alla Gf Noberasco 108

m bluentre nel resto del Nord la pioggia la faceva da padrona, la Liguria di Ponente, godendo di una fortunata giornata di fine estate, mandava in scena la Granfondo Noberasco 108. Alle 9.00 in punto, sul Ponte Rosso, che caratterizza la cittadina di Albenga, in provincia di Savona, sfilano oltre 800 ciclisti dei poco più di mille presenti nelle liste degli iscritti.

Si riconferma così il gradimento per la manifestazione firmata Gs Alpi,voluta e appoggiata dalla famiglia Noberasco, in occasione del festeggiamento dell'anniversario della propria fondazione: una celebrazione sportiva che si protrae da ben 9 anni.

Non appena il Direttore di Corsa dà il via volante lungo la strada verso Garessio, gli atleti vanno alla ricerca della fuga di giornata, che non tarda ad arrivare. A promuovere l'azione con grande determinazione è il torinese Enrico Dogliotti, alla cui ruota si agganciano Filippo Barazzuol, forte sciatore alpinista e biker di Torre Pellice (To), Dario Caruso e il russo Pavel Aragonov.

I quattro insistono e in pochi chilometri guadagnano un discreto gap. La salita verso Alto spezza il battistrada, mentre il gruppo con i migliori sonnecchia alle loro spalle. In testa restano Dogliotti e Barazzuol inseguiti da uno scatenato Roberto Pistis, che purtroppo pagherà lo sforzo sull'ultima salita di giornata. Passata la discesa verso Ponti di Nava, e la successiva al Colle di Nava, all'attacco dell'ultima asperità della salita di Gazzo, il duo può contare su un vantaggio di quasi 3'.

Dal gruppo si stacca lo spezzino Alessio Ricciardi che, seguito dal non collaborativo professionista ospite Niccolò Bonifazio, in forza al Team Trek Segafredo, si lancia in un lunghissimo inseguimento. Nonostante la sua azione sia proficua e il distacco si assottigli sempre più, il margine è troppo elevato e sul traguardo di arrivo si presentano Barazzuol e Dogliotti, mano nella mano. Il chip assegna la vittoria al torrese e il secondo posto al torinese. La figura di Ricciardi apparirà sul traguardo quasi tre minuti dopo.

Senza storia la corsa femminile dove la presenza in griglia della fortissima cuneese Erica Magnaldi non mette dubbi sulla vincitrice. E infatti è proprio la minuta figura della giovane piemontese che passa sui tappeti dei cronometristi fermando il tempo a 3 ore 38' 37”, ad appena 15' dai vincitori maschi. Si devono attendere otto minuti per vedere i codini biondi della sempreverde torinese Olga Cappiello, che sale così sul secondo gradino del podio. Si decide allo sprint il terzo posto della corsa rosa, dove Silvia Porcini, soccorritrice bresciana, sfrutta la sua maggiore esperienza e mette le ruote davanti alla pinerolese Valentina Picca.

Sul podio delle società si riconoscono le divise dei sodalizi dominatori delle prove del Nord Ovest. Sul primo gradino sale la sanmaurese Jolly Europrestige, seguita dalla torinese Rodman Azimut, mentre sul terzo sale la compagine lombarda della milanese Team De Rosa Santini.

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