Scopriamo la Val Belluna con Caterina, giornalista, ciclista, sommelier e nuova firma di Bicimagazine Scopriamo la Val Belluna con Caterina, giornalista, ciclista, sommelier e nuova firma di Bicimagazine
Caterina Zanirato Scritto da  Lug 14, 2020

Scopriamo la Valbelluna con Caterina, giornalista, ciclista, sommelier e nuova firma di Bicimagazine

Il modo migliore per scoprire un territorio è quello di attraversarlo in bicicletta: è come tuffarsi nel panorama, assaporandolo in modo lento, avendo il tempo necessario per conoscerne le persone, le sfumature, gli odori e le caratteristiche che lo rendono unico.

Per questo motivo da oggi inizierò a raccontarvi gli itinerari che seguo in bicicletta in Italia: esistono davvero dei luoghi paradisiaci che spesso ignoriamo e meritano di essere scoperti. Uno di questi è la Valbelluna, dove si trova Brent de l’Art, una sorta di canyon scavato dal fiume Brenta che, goccia dopo goccia, negli anni ha eroso la roccia. Poco distante, a Mel, invece, si può trovare il Castello di Zumelle, una ricostruzione storica di un borgo medievale dove si può dormire o scoprire la vita di quell’epoca con laboratori e visite guidate.

Il mio consiglio è quindi quello di scoprire la Valbelluna in bicicletta, partendo proprio dal castello e sconfinando nell’alta marca trevigiana. Si tratta di un anello di 60 km, abbastanza duro perché prevede l’attraversamento di due passi “famosi”: il passo di San Boldo e il passo di Praderadego. Il dislivello è di 1400 metri. Le strade sono per il 90% asfaltate, mentre il 10% sono in terra battuta. Dal Castello, quindi, si inforca la bicicletta e si raggiunge Mel, attraversando un vero e proprio bosco con salite e discese da cui partono varie passeggiate panoramiche. Si prosegue verso Trichiana: l’itinerario è semplice e ben segnalato con delle frecce. La Val Belluna è davvero meravigliosa per i suoi colori e per il suo sfondo di dolomiti frastagliate, ma il pezzo forte è il Brent de l’Art: canyon nostrani scavati dalla forza dell’acqua in milioni di anni.

Caterina Zanirato

Per raggiungerli serve una passeggiata, perché sono custoditi nelle gole montane delle prealpi, ma meritano il viaggio. Da qui, per raggiungere la provincia di Treviso e quindi le colline del Valdobbiadene, bisogna attraversare il passo San Boldo: 10 km di tornanti dentro a gallerie, una vera opera architettonica ingegneristica più volte protagonista al Giro d’Italia.

Una volta scesi si raggiunge la provincia di Treviso e quindi le famose colline di Valdobbiadene e Conegliano, con le loro vigne e i borghi storici. Per ritornare al castello di Zumelle, però, arriva la vera sfida: la lunga ed impegnativa salita del Praderadego, ovvero 10 km di passione, con pochi tornanti, tanti strappi, senza tregua e addirittura tratti poco asfaltati. Ma una volta lassù il panorama ripagherà di ogni sforzo.

Vuoi scoprire di più su questo itinerario? Visita il suo blog www.iviaggidicaterina.com

 

Caterina Zanirato

Giornalista, ciclista e sommelier innamorata della vita, che considera il suo parco giochi. Ha tre grandi passioni: viaggiare, la bicicletta e

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