KOO è il marchio di occhiali, maschere ed accessori fondato nel 2016 da KASK, azienda italiana, leader nel settore caschi da oltre 15 anni.

Con un prodotto interamente progettato, sviluppato e realizzato in Italia, l’obiettivo di KOO è quello di offrire quanto di meglio sia possibile in termini di tecnologia, design e qualità.

Il modello Open, da noi ricevuto in prova, incarna al suo interno proprio quelle che sono le caratteristiche del marchio. Di colore rosso lucido e dal peso di 34 grammi in taglia M ma disponibile anche in taglia S e altre 11 colorazioni, per venire incontro ai gusti di tutti, è equipaggiato con un doppio set di lenti Zeiss®, nel nostro caso trasparenti e specchiate di colore grigio fumo, con indice VLT (Visible Light Transmission che misura la quantità di luce che attraversa la lente e raggiunge gli occhi) pari al 21% (il rimanente 79% viene quindi bloccato).

Semplicissimo passare da una lente all’altra: basta ruotare i due piccoli inserti in plastica posti ai lati della lente e quest’ultima può essere rimossa e sostituita.

Molto ingegnoso anche il sistema di chiusura delle astine laterali: anziché piegarle verso l’interno con una cerniera, come nei classici occhiali, le aste ruotano infatti sul piccolo perno che le unisce alla parte frontale riducendo anche l’ingombro dell’occhiale stesso; questo sistema rotazionale, denominato Airflow Active System, può inoltre essere utilizzato per una perfetta stabilizzazione, per assicurare il massimo del comfort e per garantire la migliore posizione aerodinamica dell’occhiale stesso, sul viso del ciclista, grazie alle tre diverse posizioni di inclinazione.

I KOO Open sono naturalmente dotati anche di naselli in gomma regolabili e rimovibili per una eventuale sostituzione con una nuova coppia, di differente misura, oltretutto già fornita di serie. Nulla è lasciato al caso e tutti questi dettagli fanno degli Open i compagni ideali per le nostre uscite in bici.

Il loro prezzo al pubblico è di 199 euro e possono essere acquistati nei migliori negozi di articoli per ciclismo.

Bicimagazine non ha ricevuto alcun compenso per questo articolo. Il suo contenuto è quindi assolutamente onesto ed imparziale